Un bagno di umiltà e non solo: Reggina, non sei grande. E adesso?

Non servirebbe forse solo uno scossone, ma un vero e proprio bagno di umiltà anche dalle alte cariche della Reggina perché la squadra è come una nave che continua ininterrottamente ad imbarcare acqua e rischia di affondare a lungo andare. Ancora una sconfitta, la quinta nelle ultime sei gare con un Alfredo Aglietti che definire in confusione sarebbe un eufemismo. 

Al cospetto del Lecce si sono nuovamente viste tutte le fragilità di una rosa costruita male fin dall'estate, la partenza aveva forse un po' dato alla testa anche ai tifosi dopo un derby con il Cosenza vinto con un tiro in porta contro la squadra più in difficoltà del campionato. Centrocampo assente, difesa ormai colabrodo ed attacco inesistente. 

Reggina non sei grande. La partita con il Lecce è l'ultima prova che certifica che le ambizioni di Serie A della dirigenza non sono giustificate dalla rosa messa in piedi, nonostante gli ingaggi importanti. La Reggina contro le prime della classe ha sempre perso, contro le squadre ai playoff continua a pedere ed adesso arriva anche il Brescia dopo l'Alessandria.