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GIANLUCA SAVOLDI A TCC:” La Reggina deve guardare solo se stessa. Cosenza può giocarsi la promozione, Crotone da play off ”

di Rocco Calandruccio

Ai  microfoni di TCC, Gianluca Savoldi, ex bomber di Cosenza, Reggina e Crotone, oggi allenatore, reduce da quattro stagioni straordinarie alla guida della Primavera del Renate. In questa lunga intervista, Savoldi analizza il momento attuale delle tre formazioni calabresi, che lo hanno visto protagonista a suon di goal nel corso della sua importante carriera da calciatore. Attualmente, mister Savoldi è in attesa della chiamata giusta, anche se per un momento ha cullato la possibilità di sedere sulla panchina della Reggina per il dopo Trocini, ma anche alcune società di Lega Pro avevano bussato alla sua porta. Gianluca Savoldi ,aspetta l’occasione giusta, che gli auguriamo possa giungere presto. Nel frattempo osserva, studia, in modo da tenersi sempre aggiornato e farsi trovare pronto, per mettere a frutto ancora una volta le sue idee di calcio e la sue competenze.

Salve mister, la Reggina centra la quinta vittoria consecutiva e chiude il girone d’andata a -4  dalla vetta. Crede che gli amaranto abbiano intrapreso la strada giusta per cercare di vincere questo campionato?

“La Reggina deve guardare soltanto a se stessa, senza  pensare  alle altre. Non stiamo parlando di una squadra schiacciasassi, bensì di una Reggina che deve ragionare fino alla fine gara dopo gara. Sono state fatte scelte drastiche da parte della società per cercare di rimediare ad un inizio di stagione piuttosto deludente.  Giocare a Reggio è bello, ma non è  facile. La maglia pesa parecchio e non tutti sono in grado di reggere le pressioni di una piazza  straordinaria, che vanta una storia così prestigiosa. Torrisi pare aver toccato le corde giuste, le vittorie aiutano sempre, quando poi ne fai tante consecutive vuol dire che la squadra ha acquisito consapevolezza dei propri mezzi. In questo girone ritorno, sarà importante vincere più partite possibili, specie gli scontri diretti che avranno una doppia valenza, dopodiché si tireranno le somme, con l’augurio di rivedere la Reggina tra i professionisti”.

Mister, come dichiarato da lei ai colleghi di Tris Tv, in casa Reggina per il dopo Trocini si era pensato anche a lei tra i possibili sostituti. Come mai non si è concretizzato il suo approdo sulla panchina amaranto?

“ Una persona vicina al presidente aveva fatto il mio nome per il dopo Trocini, la cosa mi ha fatto enormemente piacere, perché vuol dire che in questi anni ho lavorato bene. Per me allenare la Reggina è un sogno che spero un giorno si possa realizzare, ma la società era orientata su altre scelte come poi è accaduto”.

Restando nella città dello Stretto, in estate era stato presentato dalla Val Gallico( Promozione calabrese girone b) come testimonial, ma il rapporto di collaborazione non è poi proseguito. Quali sono stati i motivi di questa interruzione con il club reggino?

“Sono stato messo in contatto in estate con la proprietà del Val Gallico per ricoprire il ruolo di testimonal , in attesa di una chiamata da parte di una Prima Squadra. Mi avevano presentato dei programmi ambiziosi, ma è stata più che altro l’occasione per rendermi conto come il calcio  è per pochissimi. Ad un certo punto mi hanno comunicato attraverso una nota vocale l’interruzione prematura di questa collaborazione per motivi di budget, senza darmi altre spiegazioni. Alla fine hanno sfruttato il mio nome per fare pubblicità al club, ma  alla fine sono i risultati sul campo a parlare, sono quelli che fanno pubblicità in positivo o in negativo all’operato di una società”.

Un’altra sua ex squadra dove è ben ricordato per i suoi goal è il Cosenza, crede che i rossoblù potranno farcela a ritornare in Serie B ?

“Da ex Cosenza mi dispiace vedere l’ambiente diviso, soprattutto adesso che la squadra sta facendo bene e sarebbe bello che si remasse tutti verso la stessa direzione. Sul piano tecnico, Buscè sta facendo un grandissimo lavoro e a prescindere dalle scelte di mercato che verranno fatte a gennaio sono certo che il Cosenza lotterà fino alla fine per vincere il campionato”.

Il girone c di Lega Pro resta sempre il più affascinante, specie quest’anno che la lotta al vertice è molto combattuta. Tra le pretendenti alla vittoria finale c’è anche il Benevento, guidato da Antonio Floro Flores, suo ex compagno ai tempi del Napoli. Si aspettava questo impatto positivo da parte del giovane tecnico partenopeo ?

“Il girone c quest’anno è molto complicato e più combattuto rispetto al girone a, dove il Vicenza la fa da padrona. Mi fa sempre piacere quando un mio ex compagno riesce a far bene nelle vesti di allenatore, soprattutto poi quando compie il salto dalla formazione Primavera alla Prima squadra. Lo scorso anno fece benissimo Biancolino con l’Avellino e quest’anno Floro Flores a Benevento. Molto spesso queste scelte si rivelano azzeccate.  Quando hai in casa le soluzioni giuste, riesci poi a risolvere tante situazioni, senza affidarsi per forza a profili più blasonati. E’ tutta una questione di opportunità e tempo, questo vale sia per allenatori che giocatori, ma non tutti hanno questo coraggio di puntare su gente giovane e valida”.

Non solo Cosenza e Reggina, nella sua importante carriera ha indossato anche la maglia del Crotone. Nel corso del girone d’andata, i pitagorici hanno avuto un cammino piuttosto altalenante, inoltre il presidente Vrenna ha annunciato che in vista del mercato di gennaio ci sarà un ridimensionamento per garantire una certa sostenibilità al club. In tutto questo, ritiene che il Crotone possa essere protagonista e garantirsi i play off?

“A prescindere dalle decisioni societarie sono certo che il Crotone riuscirà a qualificarsi ai play off. Sicuramente, la società farà di tutto per rendere la squadra competitiva e allo stesso tempo portare avanti un calcio sostenibile”.

Mister, parliamo di lei. Si aspettava dopo un ciclo importante e vincente alla guida della Primavera del Renate di essere in attesa di una nuova panchina, anche se qualche società in Lega Pro aveva bussato alla sua porta. Conferma ?

“Al termine della mia esperienza straordinaria al Renate, volevo ambire a guidare una Prima squadra. Le richieste non sono mancate, ma a mio rischio e pericolo ho detto no per preferirne altre situazioni  che poi non si sono concretizzate. Potessi tornare indietro avrei fatto altre scelte, anche se con senno di poi è sempre facile trovare le risposte giuste. Mi aveva contattato il Livorno, poi però non si è fatto nulla. Quando ho scelto di fare l’allenatore, avevo messo in preventivo che potessero capitarmi momenti come questi che sto vivendo, da un lato però ho l’occasione di studiare e aggiornarmi oltre che dedicare più tempo alla mia famiglia, considerato che facendo questo mestiere si è sempre in giro per via di allenamenti e partite. Considero quest’annata formativa, utile per ripartire al meglio appena si presenterà l’occasione giusta”.


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